Vittime dello Stato – Zona Stadio II – Venerdì 25 aprile 2014
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“Contro gli abusi di potere… Affinché non ci siano mai più vittime innocenti…”
“Ci sono lotte e verità che vanno assolutamente conosciute, capite e -soprattutto- diffuse, per il bene dell’intera società; perché certe situazioni fanno male a tutti, non lo dimentichiamo mai.”
Per questo, anche in questa edizione della Festa Biancoblù proporremo la serata dedicata alle “Vittime dello Stato – Zona Stadio”.
Una serata dedicata a tutte quelle persone (ragazzi, tifosi, Ultras, cittadini italiani) che hanno persola vita, la salute o la propria libertà a causa di abusi di potere, leggi speciali, repressione, disorganizzazione, lassismo, sottovalutazione, arroganza, ignoranza, ecc.; sintomi di una democrazia incompiuta e caratteri di una cultura tipicamente italiana.
Venerdì 25 aprile,per il secondo anno consecutivo, ci riserveremo uno spazio per raccontare alcune vicende drammatiche accadute sugli spalti italiani per mano dei “rappresentanti” dello Stato.
Vicende tragiche che hanno causato perfino la morte di cittadini innocenti, vittime appunto di chi -sempre più spesso- rappresenta lo Stato italiano nella maniera peggiore.
Ospiti della serata: Stefano Gugliotta, il Senatore Vito Crimi e molti gruppi Ultras che, in tutti questi anni, hanno dimostrato una solidarietà e una sensibilità non comuni, soprattutto rispetto a certe battaglie di civiltà e di Giustizia.
Senza mai generalizzare, da anni denunciamo il fatto di come lo stadio sia stato trasformato in un laboratorio di repressione, all’interno del quale sperimentare nuovi strumenti, nuove leggi liberticide, e nuove tecniche paramilitari atte a reprimere ogni forma di aggregazione libera e pensante.
Naturalmente, tutto ciò è collaudato e perfezionato sulla pelle dei tifosi per poi essere applicato in altri contesti (manifestazioni, scioperi, sit-in, proteste di varia natura, grandi eventi, ecc.). Qualcuno di voi magari ricorderà questo motto: “Oggi per gli Ultras, domani per tutta la città!”, un vecchio monito divenuto oggi realtà, purtroppo.
Beh, è giunto il momento per noi di dire basta.
Siamo stanchi di subire la repressione in silenzio.
Siamo stanchi di piangere i nostri morti e i nostri feriti fra l’indifferenza generale.
Siamo stanchi di sopportare le ingiustizie e l’ipocrisia.
Siamo stanchi di accettare le immunità di chi disonora la divisa e non paga mai per i propri errori.
Chi sbaglia deve pagare, senza se e senza ma!, o quantomeno deve essere fermato.
Non per vendetta, ma per Giustizia.
Per quella stessa Giustizia che a molti è spesso negata, oppure concessa solo in parte.
Per questo siamo pronti a parlare a tutti, e lo faremo attraverso fatti, immagini e testimonianze indiscutibili.
Non possiamo più permettere che accada ciò che è successo in tutti questi anni fra l’indifferenza generale.
Bisogna assolutamente scongiurare altre vittime innocenti, attraverso iniziative trasversali che possano sensibilizzare l’intera opinione pubblica e portare a nuove forme di “prevenzione”, come ad esempio il numero d’identificazione.
Non dimentichiamo che l’introduzione del reato di tortura e del numero d’identificazione potrebbe essere un’ottima soluzione, o se non altro un sicuro deterrente per chi entra nelle Forze dell’Ordine convinto di non avere doveri o responsabilità nei confronti della società civile, e di poterla fare franca sempre e comunque.
Di certo, in alcuni casi, il numero d’identificazione avrebbe permesso non solo di evitare situazioni drammatiche, ma anche di individuare senza incertezze chi -sempre più spesso- si comporta come una bestia, screditando irrimediabilmente l’immagine di tutte le Forze dell’Ordine.
Francamente riflettiamo!
Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord
Brescia 31/03/2014
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