Brescia vs Varese 2012/2013 – Resoconto
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Brescia vs Varese 2012/2013 – Resoconto
Un’apoteosi biancoblù – Difficile trovare le parole e gli aggettivi giusti per descrivere quanto vissuto prima, durante e immediatamente dopo la partita Brescia vs Varese.
Per questo, semplicemente, lasciamo a chi non c’era d’immaginare la bolgia e l’entusiasmo incredibili, pazzeschi, appunto indescrivibili, scaturiti per la prima volta dopo tanti anni dall’unione mistica di mister, squadra e tifoseria (se proprio volete “soffrire” ulteriormente, guardate le foto già pubblicate nel nostro sito, oppure il video che sarà caricato nei prossimi giorni, sebbene niente e nessuno potrà ricreare l’atmosfera fantastica di sabato scorso).
E a chi era presente, un altrettanto semplicissimo pensiero: “Avanti Brescia!”.
Aspettando Livorno – Chi non ha letto il comunicato stampa di ieri, o chi l’ha fatto in maniera superficiale, sappia che noi a Livorno ci saremo, e questa volta non solo col cuore.
Perché è un nostro diritto; perché siamo cittadini bresciani e tifosi del Brescia né più, né meno di tutti gli altri; perché vogliamo stare al fianco della Leonessa in una delle partite più calde della sua storia.
Ci saremo soprattutto perché siamo stanchi di subire l’incomprensibile e… “immarcescibile” tessera del tifoso.
Per chi non l’avesse ancora capito, questo congegno “diabolico”, indispensabile per controllare e schedare le masse meno “attente” e utile per far guadagnare banche, multinazionali e grandi società calcistiche, per certi versi può essere considerato quasi uno strumento di tortura, attraverso il quale straziare il cuore dei tifosi meno arrendevoli, nell’ovvio -e miserabile- tentativo di convincerli a cedere al sistema, intaccando così la propria dignità.
Purtroppo, sebbene sia ormai acclarato il suo fallimento totale, ancora si insiste in questo ricatto istituzionale senza precedenti, quantomeno indegno di un Paese democratico come il nostro.
E proprio durante le occasioni più importanti (nel nostro caso si tratta di Livorno vs Brescia, ma anche di Brescia vs Livorno, giacché pure la città labronica può vantare migliaia di tifosi non tesserati), questo crimine perpetrato nei confronti delle tifoserie diventa ancor più disumano e difficile da accettare.
Come abbiamo già detto e ripetuto, quando abbiamo deciso di non fare la tessera del tifoso sapevamo molto bene a cosa avremmo potuto/dovuto rinunciare, quindi non siamo qui oggi a rinnegare la nostra scelta o -peggio ancora- a chiedere una sorta di gesto caritatevole.
Semplicemente, siamo stanchi di soffrire fra l’indifferenza generale e in un momento in cui la tifoseria tutta potrebbe far valere i propri diritti (chiaramente nell’interesse del Brescia e di nessun altro), quindi abbiamo deciso di reagire di conseguenza.
Allo stesso modo, sappiamo benissimo che ben pochi, al di fuori della nostra grande famiglia, vorranno sostenere o riconoscere questa scelta (dettata -lo ribadiamo- più dal senso innato di libertà, piuttosto che da una certa incoscienza).
Proprio per questo però saremo ancora più determinati e disposti al sacrificio.
Avanti Ultras, tutti a Livorno!
Nuovo stadio: l’eterna scommessa/promessa – Come tutti ormai hanno imparato, ciclicamente si ritorna a parlare dei limiti più che evidenti del nostro vecchio e amatissimo stadio Rigamonti, diventato suo malgrado oggetto di ingiuste calunnie, simbolo del degrado sportivo/calcistico bresciano e -soprattutto- strumento per raccogliere consensi elettorali.
Voci di “autorevoli” personaggi si alzano -sempre più spesso e in particolar modo durante le campagne politiche- per criticare questa struttura che, ultimamente, sta veramente cadendo a pezzi nell’indignazione generale.
Le stesse voci, gli stessi personaggi che magari, fino a ieri, hanno sempre taciuto o ignorato (per opportunismo, interessi e ragioni personali) il processo di disfacimento dello stadio sito a Mompiano; un processo a questo punto irreversibile, al quale però non è mai stato messo un vero e proprio freno, nemmeno quando c’erano tutte le possibilità per farlo.
Le stesse voci, gli stessi personaggi che in realtà preferiscono lavarsene le mani, e rimettono le proprie responsabilità pubbliche e sociali nelle grinfie di industriali privati senza alcuno scrupolo e senza alcun rispetto per le tradizioni e la passione di migliaia di tifosi biancoblù.
Per chi non lo sapesse, fra poco a Brescia ci saranno le elezioni amministrative, un avvenimento che, oltre alle nostre preoccupazioni, ha scatenato -manco a dirlo- l’ennesima campagna propagandistica a favore di un nuovo stadio a misura di… sponsor, televisioni, attività commerciali, società private e famiglie tanto ambiziose quanto incapaci (almeno nel gestire una società di calcio).
Infatti, non appena è stata diffusa la notizia dell’interessamento alla realizzazione di un nuovo stadio da parte di una grossa multinazionale -ai più sconosciuta- di marketing sportivo, si è scatenata un’ondata di entusiasmo che, francamente, ci sembra quantomeno eccessiva e molto, molto preoccupante (se ci esaltiamo a tal punto di fronte a un progetto fantasma, cosa succederà quando ci proporranno l’ennesima, reale presa per il culo?!).
Evidentemente, gli errori del passato sono serviti a poco, e molti non hanno ancora capito (o fanno furbescamente finta di non capire) che se siamo ridotti a questo livello infimo (parliamo di stadio, società e politica, ovviamente, non certo di tifoseria, sebbene prima di Brescia vs Varese fosse al minimo storico), la responsabilità è da suddividere anche fra chi non ha mai contrastato seriamente e con continuità certi progetti grotteschi e certe logiche familiari contraddittorie, discriminanti e poco lungimiranti.
Siamo sempre più convinti, infatti, che il disimpegno sociale e l’acriticità di alcune componenti -più o meno determinanti- in alcuni precisi periodi abbiano agevolato e incoraggiato la mania d’onnipotenza della Famiglia C., e la scaltrezza di alcuni politici nostrani.
Per la verità, nessuno ancora conosce il progetto nato dall’accordo suddetto (anche perché un progetto vero e proprio ancora non esiste!, per quanto qualcuno si dica certo ed entusiasta della novità), quindi nessuno potrebbe o dovrebbe esprimere elogi o critiche, forse nemmeno noi che siamo sempre stati dall’altra parte della barricata, quella dei tifosi, per intenderci (basterebbe però ricordare -anche per un solo momento- le ataviche mire della Famiglia C. e la natura della multinazionale sopraccitata, per capire a cosa -con ogni probabilità- andremo incontro).
Addirittura, qualcuno sostiene che un nuovo stadio, frutto appunto di questo accordo, sia cosa ormai fatta, e questo nonostante le tante delusioni patite (proprio a causa della “nostra” società) e le verità dimostrate (grazie anche alle nostre battaglie).
Come sempre, solo la storia ci dirà la verità; speriamo, almeno questa volta, di sbagliare completamente.
E ricordate sempre: “Mai abbassare la guardia, nemmeno nei momenti di massimo entusiasmo!”
Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord
Brescia 20/05/2013
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