Lettera aperta al presidente del Salò: “Pasini non si fidi!”


Solo Brescia
“Pasini Non si fidi!”
No alla fusione… in Comune!
Egregio signor Pasini, non ci conosciamo (e non abbiamo quindi preclusioni nei Suoi confronti, almeno finora), come del resto non ci conoscevano i Suoi predecessori.
Provi però ad ascoltarci: non faccia gli stessi errori di chi L’ha preceduta; se davvero ci tiene, preservi la storia autentica del Brescia, e senza sacrificare quella del Salò; soprattutto, non si fidi!
Non si fidi di chi oggi sale sul carro del “vincitore” come -magari- in passato ha fatto con i Suoi predecessori.
Non si fidi di chi ragiona e agisce per convenienza, e non certo per passione.
Non si fidi di chi Le dice che tutti i tifosi del Brescia sono felici del Suo arrivo.
Non si fidi di chi è disposto a tutto (perfino a restare in silenzio) pur di mantenere la categoria.
Non si fidi di chi è disposto a rinnegare addirittura la Maglia, che per moltissimi tifosi biancoblù ha ancora un valore storico, sentimentale e sociale.
Non si fidi di chi è sempre campato col Brescia (ovviamente non stiamo parlando dei dipendenti della società), e adesso vorrebbe continuare a farlo grazie a questa fusione tanto machiavellica quanto stucchevole.
Non si fidi di chi non prende una posizione sacrosanta e doverosa, lasciandoLa libero di distruggere il sogno di migliaia di tifosi biancoblù: risorgere in maniera dignitosa dalle macerie lasciate dai Suoi predecessori, e senza commettere ingiustizie nei confronti di un’altra tifoseria.
Non si fidi di chi accusa sempre il suo “vicino”, dimenticando le proprie responsabilità, che insieme alle gestioni precedenti hanno portato a questo disastro annunciato (da noi e pochi altri).
Non si fidi dei “criceti”, degli uomini di poca memoria, che oggi La lusingano (come del resto adulavano i Suoi predecessori) dopo averLa insultata per anni con la stessa dedizione.
Non si fidi di chi Le racconta che ad essere contro la fusione sono solo i Brescia 1911.
Certo, ci siamo distinti per anni, e se tutti avessero avuto la nostra Mentalità e la nostra coerenza, tutto questo non sarebbe accaduto; ma questa volta non siamo soli!
Non si fidi di chi ha già emesso un verdetto, sottovalutando -ancora una volta- la forza della ragione che ci ha sempre spinto ben oltre le nostre possibilità.
Non si fidi di chi spinge per una fusione che cancellerà due società in un colpo solo (il Salò e il Brescia Calcio), tradirà una tifoseria (quella salodiana), e ne spaccherà un’altra (quella biancoblù), che in realtà si è già divisa fra favorevoli e contrari.
Non si fidi della politica bresciana, che tranne in rarissime eccezioni, ha sempre ignorato la causa biancoblù.
Non si fidi di quei politici bresciani che agiscono solo adesso, forse perché vedono in tutto ciò un’opportunità economica e politica.
Per quanto discutibile, è comunque comprensibile che un imprenditore come Lei faccia i propri interessi, e investa in un progetto potenzialmente redditizio, economicamente parlando.
Che a spingerLa a farlo siano i politici “nostrani”, è quantomeno bizzarro.
Del resto, chi non è mai andato allo stadio -se non per fare qualche passerella, non può certo conoscere la nostra storia, e non potrebbe fare altro.
Non si fidi di chi sostiene che è l’unica soluzione.
C’è sempre un’altra scelta da fare, un’altra strada da percorrere, e Lei lo sa molto bene.
Si tratta forse di un percorso più lungo e tortuoso, di certo meno redditizio (quantomeno a breve termine), ma comunque sempre più onorevole e corretto di quello che ancora una volta è stato calato dall’alto.
Non si fidi quindi di nessuno, se non di quei tifosi che l’hanno sempre sostenuta fino ad oggi, ops.., fino a ieri (vista la recente contestazione): i tifosi del Salò, che meritano tutto il necessario rispetto, proprio come noi.
Egregio signor Pasini, senza rancore, ma noi non molliamo, e combattiamo, perché la nostra storia e la nostra dignità sono ancora vive, e lo saranno fino a quando ci sarà qualcuno -proprio come noi- che lotterà per difenderle!
E si ricordi: il calcio è della gente, e il Brescia è appartenenza: appartiene a chi lo ama da sempre, a prescindere dal presidente!
In ogni caso, la Sua decisione finale rimarrà nella storia, e noi di sicuro non la dimenticheremo.
Comunque vada, ci si rivede sul campo, prima o poi (sono tutte promesse, non certo minacce).
Avanti Brescia sempre!
Ultras Brescia 1911
Brescia 16/06/2025
Lettera aperta alla politica bresciana: “Salviamo la nostra storia!”
Scarica qui il comunicato “Salviamo la nostra storia!” nel formato PDF
Visualizza qui le foto di “Brescia 1911 vs Udinese – Campionato 2019/2020”
Salviamo la nostra storia!
Lettera aperta alla politica bresciana
Ieri, per la prima volta nella nostra storia siamo entrati in Curva Sud, e senza tessera del tifoso.
Di certo è stata una grande soddisfazione, e per noi una grande vittoria, non solo simbolica.
Oltretutto, abbiamo potuto condividere il settore con centinaia di bambini, per l’occasione “ospiti” del Brescia FC.
Unica nota stonata della giornata, oltre alla vittoria sfumata sul più bello, l’insufficienza dei giocatori che non hanno degnato di uno sguardo i bambini assiepati in Curva Sud, bambini ai quali erano stati promessi un saluto finale da parte della squadra e -addirittura- il lancio delle magliette indossate dai nostri “eroi”.
Purtroppo, come avviene sempre dalle nostre parti, nulla di tutto questo è avvenuto, e gli steward hanno faticato non poco a convincere i bambini che non avrebbero visto né uno, né l’altro (mentre scriviamo, sembra che qualche bambino si aggiri ancora per le strade di Mompiano in cerca di un “riscontro”).






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