Castello di Brescia – Striscione: “Comune: a voi la “gloria”… a noi la storia!”
“𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞… 𝐭𝐢𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟏𝟏!”
Finché potrò… combatterò!
Avanti 𝐔𝐥𝐭𝐫𝐚𝐬 sempre!

Comunicato: “Non c’è più niente da fare!”


“𝗟𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 è 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗮… 𝗳𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲, 𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝘂𝗼𝗶𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗶…” Cit. da: “Le ali della libertà”
“…𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 è 𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐢ù 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨, 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐬𝐢! E noi lo faremo!”
𝐅𝐢𝐧𝐜𝐡é 𝐩𝐨𝐭𝐫ò… 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫ò! 𝐀𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞!
Solo Brescia
“NON C’È PIÙ NIENTE DA FARE!” – È STATO BELLO SOGNARE…
L’ultimo sfregio: è ufficiale… è diabolico… è offensivo… è definitivo!
Il Comune, infatti, si prepara a festeggiare il Salò nella Piazza più importante della nostra splendida città, una Piazza che è stata negata – spesso e volentieri – anche ad artisti bresciani ben più importanti – per la comunità bresciana – di una “piccola” società sportiva, almeno da un punto di vista affettivo e sociale.
E non ci sarebbe niente di male, se non fosse per alcuni motivi, per nulla banali.
Più che la celebrazione del Salò, infatti, sarà:
- la conclamazione del progetto – per molti discutibile – ideato dal Comune in accordo coi “poteri forti”, e con gran parte della stampa locale, che non perde occasione per esaltare il “salvatore”, e per canzonare tutto il resto (solo per questo motivo, molti dovrebbero riflettere davvero, e non solo per scherno, anche perché ci siamo già passati in più di un’occasione, e conosciamo tutti il finale, sigh);
- l’autocelebrazione di chi pensa – o spera – di avere fatto un favore alla città/provincia e alla sua tifoseria, e questo solo per avere puntato tutto sullo stadio e sulla categoria, dimenticando che queste sono le stesse premesse che hanno preceduto l’arrivo – e soprattutto la conclamazione – del presidente Massimo;
- la festa organizzata da chi ha spazzato via 114 anni di storia del vero Brescia Calcio in un nano secondo, e senza nemmeno farsi un piccolissimo scrupolo di coscienza;
- un’altra vittoria del calcio moderno, quello che esclude i tifosi più scomodi, per favorire un clientelismo, un’esaltazione e un populismo fini a sé stessi, e un “terrapiattismo” che non hanno risparmiato nemmeno il mondo Ultras;
- la conferma che in città ci sono ormai due categorie di tifosi: a) quelli che tifano per il calcio in generale; b) quelli che tifano solo per il Brescia Calcio 1911.
Anche qui, su quest’ultimo punto, non ci sarebbe niente da obiettare, anche perché sono decenni ormai che si è costretti a subire i tantissimi tifosi bresciani che vanno a San Siro o a Torino a vedere le “strisciate” (c’è pure una canzone Ultras sul tema).
Perfino i tifosi del Napoli, pochi mesi fa, sono stati lasciati liberi e tranquilli di festeggiare la vittoria dello scudetto, fra l’altro oltraggiando Piazza della Repubblica, non dimentichiamolo.
Nulla di male, quindi, se non fosse che il Comune ai primi (a) ha concesso comunque un’occasione, quella di seguire il Salò in Serie C e al Rigamonti, mentre agli altri (b) ha di fatto impedito – pazzesco! – di salvare persino la storia del vecchio Brescia Calcio.
Una storia centenaria che univa tutti, a prescindere dal settore, dallo stile di vita, dalla professione, dall’ideologia politica, e dai vari punti di vista legati al tifo.
Una storia che, in definitiva e a rigor di logica, doveva essere la cosa più importante di tutta questa vicenda.
Sapete, di recente capita sempre più spesso di confrontarci con tifosi esterni, estranei ai nostri avvenimenti; e sebbene siano rivali e non necessariamente Ultras, tutti ci chiedono: “Com’è possibile che stia accadendo tutto questo a Brescia? Davvero il Comune vi ha impedito di salvare la Leonessa? Ma cosa c…o ci azzecca il Salò col Brescia? Noi di certo al vostro posto avremmo osteggiato questo trasferimento, questa sorta di tradimento… ecc.”.
Questo però lo sapete già, perché i commenti, sotto le pagine Ultras dei social nazionali ed internazionali, li possono leggere tutti (anzi, abbiamo pure evitato di riportare quelli più… coloriti, e soprattutto quelli che rendevano onore alla nostra scelta; questo perché non vogliamo fare il gioco dei nostri detrattori, e soprattutto non vogliamo assomigliare a quelli del Comune, che, come già detto, non perdono occasione per incensarsi).
Ciò che qualcuno però non ha ancora capito, ed è la cosa più grave, riguarda il fatto che il Comune (o chi per lui), per sancire il proprio progetto, e soprattutto per esorcizzare quello del Calcio Brescia 1911, ha mentito spudoratamente, e questo nonostante il carattere salvifico, onesto e legittimo di quest’ultimo.
Le menzogne del Comune e dei suoi tecnici sono ormai evidenti, tanto che se fossimo in una Nazione e in una città davvero libere, democratiche ed inclusive come sostiene qualcuno, sarebbero state smentite dalla stampa – e non solo – subito e irrimediabilmente.
Al contrario, non solo è stato permesso ai tecnici del Comune di continuare questa pantomima “ad libitum”, ma gli è stato dato ampio spazio perfino quando hanno cercato – in tempo reale – di denigrare e ridicolizzare quelli che loro vedono – evidentemente –come dei nemici da “abolire” in qualsiasi maniera, e non come cultori e difensori di una storia centenaria.
Oltretutto, alla fine, fra l’imbarazzo generale, sono stati pure smascherati (ci riferiamo ai tecnici, non certo ai cultori, che invece hanno saputo dimostrare tutte le loro competenze e la loro buonafede).
Eppure, nemmeno comunicati, smentite, conferenze, trasmissioni, ricerche, documentazioni, dimostrazioni, regole federali, esempi recenti, avvocati specializzati nel diritto sportivo, ecc., sono bastati per farli riflettere e per indurli a rimediare ai propri errori (il più grande di tutti, ovviamente, è stato quello di voler far morire il Brescia Calcio 1911).
Nemmeno le legittime e sacrosante querele presentate – contro di loro – da alcuni astanti li ha indotti alla riflessione.
Questo fors’anche perché, a differenza di tante panzane istituzionali, i suddetti esposti sono stati praticamente ignorati dall’attentissima e preparatissima stampa locale, che sostiene di sapere sempre tutto (soprattutto quando questo gli fa più gioco), perfino ciò che pensa e deciderà la FIGC.
Immaginatevi, infatti, se fosse accaduto il contrario, cioè se fosse stato il Comune ad avere ragione e a querelare qualcuno della contro parte: probabilmente i “nostri eroi” ci avrebbero fatto un libro.
Per finire, un’altra cosa che devono sapere tutti: se l’attesa di sentire un “mea culpa” da parte della Sindaca è ormai fuori discussione, resta comunque viva e forte la speranza di salvare la Leonessa e la sua storia.
In tanti anni non abbiamo mai chiesto favori o sconti a nessuno.
Piuttosto, siamo sempre stati abituati a lottare con gli artigli per i nostri spazi, per i nostri diritti, per le nostre ragioni.
Inutile dirlo, la storia del Brescia è la ragione più grande che abbiamo, e per cui vale la pena battersi! E noi lo faremo!
Finché potrò… combatterò! Avanti Brescia sempre!
Ultras Brescia 1911 – Azioni di disturbo
Brescia 22/08/2025
“𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐠𝐥𝐢 𝐔𝐥𝐭𝐫𝐚𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞, 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢 𝐭𝐢𝐟𝐚𝐫𝐞…”

In un calcio – quello moderno – in cui i gruppi nascono e spariscono – loro malgrado – alla velocità della luce, essere ancora presenti e – soprattutto – combattivi, sicuramente non è poco, almeno per noi.
Oggi, 18 agosto 2025, il gruppo Brescia 1911 Mentalità Ultras (di cui facciamo umilmente parte) compie 26 anni.
𝐈𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐩𝐢ù 𝐥𝐨𝐧𝐠𝐞𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐟𝐨𝐬𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨𝐛𝐥ù, 𝐩𝐞𝐫ò, 𝐧𝐨𝐧 è 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐢ù 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐭𝐞.
Dopo tutto questo tempo, infatti, la cosa che ha maggiore importanza è quella sicuramente di essere rimasti coerenti con i nostri ideali, con le nostre ambizioni, con i nostri valori.
Lo sanno tutti ormai: in questi anni non siamo cambiati di molto, e lo dimostra il fatto che – a differenza di tanti altri – non ci siamo mai “istituzionalizzati”, e continuiamo a difendere la storia del Brescia Calcio, quello vero, ovviamente, e non quello travestito (l’Onion, per intenderci).
Questi ultimi giorni, però, non sono importanti solo per il compleanno, oppure per lo striscione esposto dagli amici di St. Etienne.
𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞𝐦𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐨𝐧𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚.
Bisogna prendere atto, infatti, che l’Eccellenza potrebbe essere perduta definitivamente, anche perché 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟐 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐚 𝟏𝟎 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐍𝐎𝐈𝐅.
Perciò, nonostante il Comune (e non grazie ad esso come avrebbe dovuto/potuto essere), 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫à 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚.
Sicuramente non saremo soli.
In ogni caso: 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚𝐭𝐢!
Avanti 𝐔𝐥𝐭𝐫𝐚𝐬 sempre!
“𝐀𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚, 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚? 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐋𝐞𝐢?” – Articolo del Corriere della Sera
Mentre aspettiamo con “trepidazione” una risposta alla nostra lettera dal Sindaco della nostra amata città, riportiamo un articolo uscito sul Corriere Della Sera di oggi (mercoledì 30 luglio 2025) a firma di Manuel Colosio
Se volete ancora delle risposte relative al progetto Calcio Brescia 1911 ASD, leggete l’articolo e guardate la presentazione della puntata speciale di “Dodicesimo in Campo” che andrà in onda domani, giovedì 31 luglio 2025: https://www.facebook.com/12cesimoincampo/videos/1411997490066352
🔒 𝐀𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞!

Comunicato stampa Calcio Brescia 1911 ASD



Il Comune valuta con attenzione il progetto Calcio Brescia 1911 ASD: si apre il confronto sulla continuità sportiva
Brescia, 26 luglio 2025
Nel corso dell’incontro istituzionale tenutosi nei giorni scorsi tra una delegazione del comitato promotore di Calcio Brescia 1911 ASD e l’Amministrazione comunale di Brescia, è emersa una disponibilità concreta al confronto e all’approfondimento del progetto, che si fonda sulla richiesta formale di riconoscimento della continuità sportiva del Brescia Calcio, ai sensi dell’articolo 52 comma 10 delle NOIF (Norme Organizzative Interne FIGC).
Il progetto, nato dal basso e sostenuto da una parte significativa della tifoseria cittadina, è affiancato da un piano triennale sostenibile e già strutturato, che prevede investimenti concreti e una visione a medio termine.
Si tratta di un gruppo di importanti imprenditori, e da un nutrito gruppo di tifosi che aspettano con ansia l’evolversi della situazione.
Le autorità competenti sono già in possesso dei nomi di alcuni investitori e società attive nel mondo del calcio professionistico, pronti a sostenere la nascita della nuova realtà sportiva, che partirà non appena il Comune avrà formalizzato la pratica delle NOIF.
Durante l’incontro, che si è tenuto tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale e quelli della neo nata società, sono emersi alcuni spunti di approfondimento, che richiederanno la presentazione di ulteriore documentazione da parte di Calcio Brescia 1911 ASD.
Elementi che consentiranno alla stessa amministrazione di valutare con serenità la genuinità dello stesso progetto.
In ogni caso, l’obiettivo non cambia: Calcio Brescia 1911 ASD, grazie all’Art. 52 comma 10 delle NOIF, si propone di riprendere – e tramandare – la tradizione storica e sportiva del Brescia Calcio nato nel lontano 1911, così come hanno già fatto altre società blasonate come Bari, Parma, Fiorentina, Napoli, ecc.
Purtroppo, questa opportunità ci sarà data solo nel caso in cui il progetto iniziasse in questa stagione calcistica.
Dall’anno prossimo, infatti, nessuno (e sottolineiamo nessuno) potrà mai più riallacciare il filo sottile che ancora lega la tifoseria biancoblù alla storia centenaria del Brescia Calcio.
Centoquindici anni, quindi, oppure mai più!
Le parti quindi si sono aggiornate ai prossimi giorni.
Il comitato promotore continuerà perciò a dialogare con le istituzioni locali e sportive, consapevole che questa non è solo una scelta “tecnica”, ma anche una decisione simbolica che riguarda l’identità collettiva della città.
La storia continua.
Perché il Brescia siamo noi.
Comitato Promotore – Calcio Brescia 1911 ASD





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