Comunicato: “Trasferta di Venezia vietata (oppure no?)”

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Una trasferta che -evidentemente- non s’ha da fare…

Esattamente una settimana fa stavamo iniziando il secondo pullman per la trasferta di Venezia.

Non avevamo ancora chiamato l’agenzia per raddoppiare i mezzi, che ci arriva però la notizia del divieto di trasferta. E questo, come sempre, senza alcuna motivazione e senza che nessuno di noi potesse risalire all’antefatto che ha generato l’ennesimo abuso (per questo, non per altro, ci piacerebbe avere uno SLO preparato e operativo con cui confrontarci in situazioni analoghe, come del resto fanno tutti i tifosi italiani; purtroppo, però, come sapete tutti, a Brescia questa figura è diventata ormai… leggendaria, nel senso di favolosa, immaginaria, inesistente).

Naturalmente la prendiamo con… filosofia.

Siamo ormai abituati (non ancora assuefatti, ma abituati sì) a questo genere di trattamento, sebbene si fatichi sempre e comunque ad accettarlo.

In ogni caso, decidiamo per il sabato successivo (domani) di concentrare le nostre energie su altre attività, non prettamente calcistiche/Ultras (forse sorprenderà qualcuno il fatto che fra noi ci siano imprenditori, professionisti, studenti, volontari, lavoratori dipendenti, turnisti, artisti, genitori, ecc., ma questa è la nostra realtà, proprio come quella di tantissimi altri gruppi Ultras), e questo proprio per accumulare bonus da “spendere” nei successivi impegni della Leonessa.

Fino a qui tutto bene, direbbe qualcuno. Tuttavia, come in ogni romanzo che si rispetti, c’è la “sorpresona” finale.

Ieri, infatti, inizia a circolare la notizia che la trasferta forse non è proprio chiusa (?).

Nessuno lo sa con certezza, ma in molti dicono che a Venezia possono andare anche i non tesserati.

Bene! Proviamo allora a rimettere in moto il “circo”.

Con comprensibile difficoltà, soprattutto da parte di chi aveva già speso la propria parola per impegni forse non inderogabili, ma comunque importanti, proviamo a liberarci per il giorno fatidico.

Avvisiamo il resto del gruppo e chiamiamo l’agenzia dei pullman con rinnovato entusiasmo, ci informiamo sul costo del biglietto, sui traghetti e sui possibili incroci con altre tifoserie (più che altro per tradizione e per… deformazione “professionale”), e sebbene i numeri non siano più quelli di una settimana prima, ci avviamo fisicamente a fare il biglietto stadio, sia nelle ricevitorie, sia online.

Niente!

Ancora una volta siamo rimbalzati, oltretutto senza alcuna spiegazione utile (nessuno sa, nessuno sente, nessuno dice).

A dimostrazione che in Italia l’unica certezza è che non ci sia alcuna certezza, almeno legata al calcio in generale (vedi ad esempio la grottesca vicenda dei calendari di serie B e serie C di quest’anno), e al tifo organizzato in particolare.

Per questo, poiché al momento in cui scriviamo questo comunicato i biglietti per “Venezia vs Brescia 1911” sono ancora preclusi ai tifosi non tesserati (a noi e a pochi altri, per intenderci), per chiudere in maniera definitiva questa ennesima, tragicomica vicenda, abbiamo deciso di non andare in laguna come gruppo organizzato, e questa volta per scelta nostra, e non perché la trasferta forse è vietata, o forse no.

Crediamo infatti che a tutto ci debba essere un limite, e che il confine della decenza ancora una volta si sia ampiamente superato, soprattutto se si considera che ci sono volute due settimane per prendere una decisione (quale non si sa ancora, in realtà) riguardo a una partita fra l’altro a basso rischio.

E se è vero che fino a qualche tempo fa avremmo fatto carte false per andare in una trasferta come questa, e avremmo aspettato l’ultimo secondo prima di rinunciare a ogni possibilità, oggi, proprio per una questione di dignità e di rispetto, diciamo no ai capricci, no ai ricatti, no ai timori, no agli abusi, no all’incapacità, no all’incertezza, no allo strapotere e ai fantasmi (sempre più spesso sbandierati dai rappresentanti dello Stato) di chi pensa di poter gestire un così ampio fenomeno storico e sociale esclusivamente attraverso divieti, repressione e censure.

Siamo convinti che a volte si debba dare una risposta decisa e coerente (a costo di sacrificare qualcosa di importante o di passare per tifosi “disinteressati”) per riuscire a ottenere -nel prossimo futuro- un po’ di giustizia e di rispetto.

Purtroppo, viviamo in una fase storica in cui i tifosi (poco importa se tesserati oppure no) non contano un cazzo.

Per questo ci siamo francamente stancati di tutta questa “melina”, e di aspettare un “via libera” per seguire -come sempre dovrebbe essere- la nostra squadra del cuore.

Prigionieri di una fede, ma liberi da ogni catena! Avanti Ultras Sempre

Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord

 Brescia – Ore 10.00 del 23/11/2018

P.S. Naturalmente, nel caso in cui aprissero la vendita dei biglietti anche ai tifosi non tesserati, chi fra questi deciderà di andare a Venezia con altri mezzi sarà libero di farlo.

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