Comunicato stampa: a proposito del convegno annullato

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Scarica il comunicato relativo al “convegno annullato” nel formato PDF

“Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati…” Cit.

Sebbene molti di noi abbiano sperimentato sulla propria pelle la potenza e la pericolosità di certi meccanismi, di certe strategie istituzionali che, sempre più spesso, portano al silenzio, se non addirittura all’annullamento della persona, fino all’ultimo abbiamo sperato che non fosse vero.

Abbiamo sperato davvero che l’incontro: “Brescia: tra legalità e illegalità” fosse stato annullato (non rinviato, bensì annullato) per ragioni tecnico-burocratiche.

Ieri però, quando un rappresentante degli studenti ci ha chiamato per dirci che l’incontro era stato cancellato, dandoci una versione… edulcorata dei fatti, sapevamo che stava mentendo.

Mai però avremmo pensato che la verità fosse così amara e pericolosa.

Il quadro che si sta delineando, grazie anche all’inchiesta giornalistica di Milva Cerveni (conduttrice di Dodicesimo in Campo) e di Radio Onda D’Urto, si sta infatti dimostrando inquietante.

Un vero e proprio attacco alla democrazia e alla libertà di opinione/espressione avvenuto proprio nelle aule in cui questi articoli della Costituzione dovrebbero essere maggiormente tutelati e rivendicati.

Provate solo per un attimo a considerare questa cosa: gli stessi ragazzi che, in pochi minuti e fra lo sconcerto generale, hanno deciso di annullare un incontro di tale portata e valore (fra l’altro organizzato da alcuni mesi) per il “semplice” intervento di un rappresentante della Questura di Brescia, sono quelli che un domani dovrebbero (non a caso usiamo il condizionale) portare la veste di avvocati, magistrati e fors’anche giudici imparziali, integerrimi e non condizionabili.

Tutte qualità che alla prova dei fatti mancano a questi ragazzi, ma -evidentemente- non solo a loro.

Oltretutto, il rappresentante della Questura di Brescia che è intervenuto più o meno energicamente (fra le tante versioni degli studenti e dei docenti si fatica a capire quanto sia stato determinante il suo intervento, sebbene solo il fatto che questo intervento sia avvenuto ha, per ovvie ragioni, qualcosa di allarmante), è lo stesso che in questo momento ha il potere di rilasciare l’autorizzazione per recarsi nel Comune di Brescia a Diego Piccinelli, noto portavoce del nostro gruppo e destinatario di un -quantomeno- discutibile foglio di via (questo sì non era un mistero, visto l’ampio spazio riservato dai media locali a questa vicenda).

Vorremmo far notare una cosa a questo signore che, agli occhi di un docente e di alcuni ragazzini, ha cercato di demolire la figura di Diego Piccinelli: accade sempre più spesso che Diego Piccinelli sia invitato in una scuola a raccontare la propria Mentalità e le proprie esperienze vissute allo stadio.

Non sappiamo perché ciò avvenga così di frequente (o meglio, noi lo sappiamo benissimo, ma sarebbe giusto chiederlo a chi ha ideato in passato questi incontri); evidentemente però Diego Piccinelli gode di maggiore stima e credibilità rispetto ad altri relatori sicuramente più autorevoli, ma non per questo più validi e meritevoli.

L’ultima sua apparizione (solo in ordine di tempo) in veste di relatore, l’ha visto “protagonista” nella Facoltà di Sociologia presieduta nientemeno che dal Dr Maurizio Marinelli, direttore del Centro studi della Polizia, presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, e docente -appunto- di sociologia dello Sport all’Università degli studi di Brescia.

Essendo stati alcuni di noi presenti a questa “lezione”, possiamo testimoniare la passione, l’attenzione, il rispetto e la validità dei contenuti e dei valori espressi da Diego Piccinelli.

Ritornando al fatto succitato, siamo sicuri che Diego Piccinelli avrebbe fatto volentieri a meno di tutta questa pubblicità, e possiamo solo immaginare quanto altro fango gli sarà gettato addosso dopo le sue dichiarazioni (ormai, dopo una prima fase d’incertezza, si è scatenato il più classico e il più triste degli scaricabarile).

Di certo, ne siamo convinti, per gli studenti e per i docenti è stata un’occasione persa.

Per noi, anche a fronte di quanto è accaduto negli ultimi anni, è l’occasione per porci alcune domande: chi ha paura di Diego Piccinelli? Che cosa si teme possa raccontare di così pericoloso? Forse la verità?

Per quanto ci riguarda, nonostante il suo passato… tumultuoso, Diego Piccinelli è considerato da molti (se non da tutti) un portatore di valori.

Perfino i suoi più acerrimi rivali lo riconosco e lo stimano.

In ogni caso, al di là di quello che può pensare ed esprimere certa gente, mai come in questa occasione la sua immagine è sicuramente quella che ne sta uscendo meglio, soprattutto se confrontata con chi ha mentito e interloquito di nascosto.

Per questo, mai come in questa occasione, siamo al suo fianco.

Molte altre doverose considerazioni le faremo nei prossimi giorni, sempre che qualcuno, a parte Radio Onda D’Urto e Dodicesimo in Campo, ci dia lo spazio e l’occasione per farlo.

Ringraziamo quindi Radio Onda D’Urto e Dodicesimo in Campo per il lavoro giornalistico svolto in virtù della tanto decantata Libertà, e tutti quei giornalisti che sono sempre in cerca della Verità.

Prima di tutto gli Amici!

Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord

Brescia 20/11/2015

Info: Diego Piccinelli – Portavoce degli Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord – 3383685525

Aggiornamenti da Radio Onda D’Urto: http://www.radiondadurto.org/2015/11/20/brescia-salta-il-convegno-con-gli-ultras-censure-e-pressioni-della-questura-sulluniversita/

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